Parte della famiglia Cozzarelli si trasferì in Guatemala agli inizi del secolo ‘900 e in breve tempo crea, già nel 1907, la “Casa Cozzarelli”, una brillante impresa specializzata nella vendita all’ingrosso di tessuti di lana e cappelli e a investire i loro proventi nel redditizio settore del caffè.
In Italia Pasquale Cozzarelli, negli anni Trenta del ‘900, diventa consigliere del Fascio di Città di Guatemala e della Società Italiana di Beneficenza di Città di Guatemala e, con l’aiuto dei suoi fratelli Tigellino, Antonio e Settimio, abili commercianti, fonda la ditta Guatemala Coffee.
Per quindici anni la società diventerà leader nell’importazione di caffè verde crudo guatemalteco in Salerno e provincia, un primato conteso con il barone Francesco Matarazzo-Bellelli, a capo di una potente holding industriale italo-brasiliana.
La famiglia Cozzarelli, in virtù di tale fortuna economica, negli anni Venti riuscì ad acquistare nel capoluogo salernitano il piano nobile e quello terraneo del liberty Palazzo Edilizia dove si ubicavano gli ambienti per il deposito, la tostatura artigianale del caffè e un negozio di coloniali.
La prosperità economica della famiglia Cozzarelli ebbe un brusco arresto a causa della Grande Crisi del’29, con l’avvento della dittatura militare di Giorgio Urbico in Guatemala nel 1931 e con il drammatico insorgere della Seconda Guerra Mondiale. La famiglia Di Masi, imparentatasi nel frattempo con i Cozzarelli rileva l’attività di torrefazione Guatemala Coffee di Salerno.